Il Ciclo Bretone nella letteratura
Alcuni libri sul ciclo bretone che non sono romanzi fantasy
Sul ciclo arturiano, o ciclo bretone, sono stati versati fiumi d’inchiostro e girati chilometri di pellicola.
Abbiamo preparato una Guida ai libri fantasy su Re Artù e Mago Merlino che raccoglie svariati spunti di lettura (e non solo), riguardo alla storia di Re Artù e Merlino, che vi invitiamo a leggere.
Quel che segue e’ un estratto di quella guida che contiene alcuni spunti interessanti, sicuramente di meno facile accesso per il lettore medio ma dal grande (in alcuni casi grandissimo) valore culturale e letterario che vanno assolutamente segnalati per chi volesse dedicarsi a letture piu’ impegnative.
The History of the Kings of Britain
di Geoffrey Monmouth
Historia Regum Britanniae, opera in latino del XII secolo scritta da Goffredo di Monmouth è la cronaca della storia dei re di Britannia e rappresenta un po’ il punto di origine della letteratura e della mitologia del ciclo bretone ma, attenzione, abbraccia un intervallo e una vicenda assai più ampia che la storia di Artù e i suoi cavalieri.
Ne esistono varie traduzioni, leggermente difficili da reperire.
Al link che vi proponiamo qui sotto si può acquistare la versione tradotta in inglese, in un'edizione del 2009.
Le Morte Darthur
di Sir Thomas Malory
Le Morte Darthur (La morte di Artù, in italiano) è un’opera di Sir Thomas Malory risalente al XV secolo.
È una raccolta e una rielaborazione dell’intero corpus del ciclo bretone e rappresenta una delle opere inglesi più importanti e rilevanti riguardanti il ciclo stesso.
È probabilmente l’opera che è stata più usata e abusata come punto di riferimento per ogni produzione successiva (letteraria, cinematografica, teatrale e di qualunque altro tipo), abbracciando tutta la vicenda dalla nascita alla morte di Re Artù.
Anche per quest'opera vi proponiamo il link per acquistare la versione inglese edita da Wordsworth Classics of World Literature ma è possibile in alternativa acquistare Storia di re Artù e dei suoi cavalieri del 2017, a cura di G. Agrati e M. L. Magini.
Re Lear
di William Shakespeare
Re Lear, di William Shakespeare è una tragedia in 5 atti scritta nel XVII secolo.
Vogliamo pensare che sia impossibile che non conosciate l’autore o che non abbiate mai sentito nominare il titolo dell’opera, ma il fatto che la vicenda prenda le mosse dalla mitologia britannica potrebbe essere un fatto meno noto.
Non rappresenta certo questo, comunque, uno dei meriti principali dell’opera del più grande drammaturgo della storia.
Si tratta di un’opera considerata uno dei capolavori assoluti di Shakespeare, non c’e’ molto altro da aggiungere.
Una lettura senz'altro impegnativa, ma se state leggendo queste righe probabilmente siete preparati.
La Caduta di Artù
di J.R.R. Tolkien
La Caduta di Artù di J.R.R. Tolkien è un poema ad opera del padre della letteratura fantasy moderna rimasto incompiuto e pubblicato postumo a cura del figlio Christopher Tolkien, come gran parte della produzione tolkeniana.
Rappresenta qualcosa di diverso da tutto il resto del materiale di Tolkien e racconta di Artù come un condottiero britannico ultimo baluardo contro le invasioni sassoni dell’Alto Medioevo.
Si tratta forse dell'opera "più fantasy" tra quelle presentate in questa scheda in cui la vicenda guerresca, gli amori, gli eroismi e i drammi che ruotano intorno alla tavola rotonda si intrecciano e rispecchiano l'eterna lotta tra Bene e Male, tra Ordine e Caos che tanto richiama le più note opere del corpus tolkeniano.
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